BIOGRAPHY

A.C fotografato da Guido Lovisolo, Torino 2013

A.C fotografato da Alessandro Albert, Torino 2021

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...mettendo in evidenza le caratteristiche tecnologiche del mezzo, estremizzandone il linguaggio spogliato dalle valenze estetiche tradizionali, rispetto alle quali l'artista si pone una posizione di forte critica.
Il risultato della sua ricerca è rappresentato da una disposizione sapiente in forma visiva di concetti prelevati dall'ambito di altre discipline e principalmente dalla filosofia, tanto da poter essere denominato artista-filosofo; lavori che rigorosamente collegati costituiscono un vero e propio sistema organico, Sistema della fotosofia, che sembra voler mettere in discussione le basi stesse della fotografia, portandoci contemporaneamente verso una nuova complessita' e significazione. ]

Angelo Candiano nato a Modica vive a Torino. Studia Arti fotografiche all'ITIS "G. Bodoni" di Torino e Scenografia all’Accademia "Albertina" di Belle Arti di Torino dove si diploma nel 1987 con la tesi di Storia dell'Arte I nodi biunivoci (corso della prof.sa Mirella Bandini) sul rapporto arte-fotografia nelle Avanguardie storiche; e con una seconda tesi facoltativa Leonardo Bank, co-realizzata, sotto forma di installazione multimediale ante litteram sui tre media del Novecento, fotografia, cinema e video, e allestita negli spazi dell'Accademia nel giugno dello stesso anno. Dal 1984 si occupa professionalmente di teoria della fotografia e di ricerca, sulla luce e con la luce, attraverso il linguaggio e i materiali della fotografia e dell’arte, con felici incursioni concettuali nella filosofia (materia amata che lo porta anche a frequentare la Facoltà di Filosofia dell’Università di Torino per un solo anno e proseguendo poi i suoi studi da autodidatta). Elabora il sistema complesso della fotosofia (termine coniato già nel 1984) in cui gli elementi che lo compongono sono generati da calcoli concettuali e matematici in cui la luce è soggetto e oggetto allo stesso tempo, evidenziando così le caratteristiche tecnologiche del mezzo fotografico in un linguaggio puro, estremo e preciso, lontano dai risultati tradizionali della fotografia. Esordisce ufficialmente nel 1985 ancora studente, con la cartella di 10 fotografie Naturam Invoco, il suo primo lavoro organico, presentato da Franco Torriani con la mostra personale omonima a Torino presso l’Unione Culturale "Franco Antonicelli", spazio curato in quegli anni da Francesco Poli; e prosegue l’attenta e selezionata attività espositiva in gallerie e spazi pubblici in Italia e all‘estero tra cui Milano, Bologna, Genova, Brescia, Venezia, Trento, Roma, Napoli, Pesaro, Capo D'Orlando, Paris, Köln, Salonicco, Liège, Katowice, Middlesbrough, Taipei ... Nel 1997 insieme a Maurizio Bolognini brevetta il marchio OLTREARTE® con cui verranno contrassegnate una serie di operazioni visive e teorico-concettuali, mostre, pubblicazioni, interventi, sulla fine e l'oltrepassamento dell'arte nell’epoca delle neotecnologie, tra cui da segnalare la prima installazione artistica in assoluto presso un ipermercato commerciale, l’Auchan di Venaria Reale (TO) nel 1998, e la partecipazione l’anno seguente ad Artmedia VII rassegna di estetica e arti tecnologiche inventata e curata dal prof. Mario Costa. Nel 2005 per i vent'anni della sua attività allestisce la sua prima mostra antologica, Complessità, curata dallo stesso autore e da Domenico Scudero al MLAC-Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università “La Sapienza” a Roma dove espone settanta lavori da alcune rotte del suo sistema e il progetto speciale Netica. Sue opere sono conservate in collezioni private e pubbliche tra cui GAM-Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Collezione Intesa-Sanpaolo a Milano, Raccolta Civica di Capo D'Orlando, MLAC-Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea a Roma, J. Watson Library, Metropolitan Museum di New York. Ha pubblicato saggi di teoria d'arte e di fotografia, e inoltre ha curato nel 2003 la mostra Nodi. Opere fotografiche multidimensionali anni Ottanta e Novanta presso la Galleria Martano di Torino; e nel 2009 Estremi del Libro d’artista insieme a Giorgio Maffei presso la Galleria Cripta 747 a Torino. Dal 1989 inizia parallelamente l’attività di docenza con incarichi a contratto presso vari istituti privati di fotografia; dal 1993 a tuttora è docente di "Storia della fotografia" e di "Cultura del progetto fotografico" presso IED-Istituto Europeo di Design della sede di Torino; e dal 2000 nelle scuole di stato di “Educazione Artistica” nelle Scuole Medie, e nelle superiori “Disegno e Storia dell’Arte”, e di “Laboratorio di fotografia” presso l’IIS BOPA-Bodoni Paravia a Torino. Ha inoltre presentato il suo lavoro di ricerca anche in seminari e lezioni magistrali al Politecnico di Torino, al DAMS dell’Università di Torino, all’Università Cattolica di Milano e di Brescia. Dal 2007 si dedica a installazioni permanenti di luce site-specific in residenze private, alla rielaborazione di una forma speciale di ritratto su commissione, e al lavoro di studio e di analisi del suo sistema della fotosofia. Riprende la sua attività espositiva personale in galleria nel giugno 2017 con la “doppia” installazione Light in room… allestita negli spazi di Guido Costa Projects a Torino, e a cui farà seguito nel settembre la necessaria seconda parte …for a very long time progettata per svelare alcuni processi ventennali automatici di produzione di opere grazie alla luce; oltre a presentare il suo lavoro già noto sulla percezione della luce e la visione della realtà attraverso di essa, rielaborato nella inedita installazione Miracolo.

(…) working with photography, and consequently with light, far from fashion and trends, Candiano has been able to cultivate his own intimately meditative world, pondering his expository activity attentively, and highlighting the technological characteristics of that medium through extreme language by depriving it of its traditional aesthetic values, to which the artist holds a strong critical position. The result of his research is represented by a wise arrangement, in a visual form, of concepts extrapolated from other disciplines, mostly from philosophy, so much as to be named artist-philosopher; these works, rigorously connected between them, make up a real coherent system, the photosophy system which seems to be questioning the photography foundations themselves, taking us at the same time to a new “complexity” and meaning. ]

Angelo Candiano was born in Modica (Sicily) and lives in Turin. He studied Photography Arts at ITIS “G. Bodoni” in Turin and Scenography at the fine Arts Academy “Albertina” in Turin where he got his diploma in 1987 with the History of Art essay I nodi biunivoci [The reciprocal knots] (Professor Mirella Bandini’s course) about the relationship art-photography in the Historical Avant-gardes; then with a second optional thesis Leonardo Bank, co-realized, in the form of a multimedia installation ante litteram [ahead of its time] about the three Twentieth Century’s media: Photography, Cinema and Video, and set up in the Academy’s spaces in June of the same year. Since 1984 he has dealt professionally with photography theory and research, about light and with light through photography and art language and materials, with well-chosen conceptual “incursions” in philosophy, his beloved subject that led him to attend the Faculty of Philosophy at Turin’s University for only one year and then to carry on as a self-taught. He elaborated the complex system of photosophy (a term coined in 1984) where the elements which it is composed of are generated by conceptual and mathematical calculations where light is at the same time subject and object, so highlighting the technological characteristics of the photographic medium in a pure, extreme and precise language, far from the traditional outcomes of photography. He made his professional debut when he was still a student, with the ten-photo portfolio Naturam Invoco, his first structured work, presented by Franco Torriani with the personal exhibition at the Unione Culturale “Franco Antonicelli” of Turin, a space curated in those years by Francesco Poli; Candiano continued his attentive and selected expository activity in galleries and public spaces both in Italy and abroad: Milan, Bologna, Genova, Brescia, Venice, Trento, Rome, Naples, Pesaro, Capo d’Orlando, Paris, Köln, Salonicco, Liège, Katowice, Middlesbrough, Taipei, etc. In 1997 he patented with Maurizio Bolognini the trademark OLTREARTE© with which a series of visual and theoretical-conceptual operations, exhibitions, publications and speeches were marked, all of which were about going ‘beyond-art‘ and its end in the new technologies age. To be pointed out the very first artistic installation in a department store, the Auchan in Venaria Reale (Turin) in 1998, and the participation, the following year, to Artmedia VII, an Aesthetics and Technological Arts festival invented and curated by professor Mario Costa. In 2005 Candiano set up his first anthological exhibition, Complessità [Complexity] at MLAC-Museum of Contemporary Art Lab of the “La Sapienza” University in Rome curated by the author himself and Domenico Scudero , where he exhibited seventy works from some routes of his system and the special project Netica. His works are kept in both private and public collections among which GAM-Modern and Contemporary Art Gallery of Turin, Intesa-Sanpaolo in Milan, Capo d'Orlando's Civic Collection, MLAC-Museum “La Sapienza” University's Contemporary Art Lab in Rome and J. Watson Library, Metropolitan Museum in New York. He has published some essays on Photography and Art theory, and in 2003, he curated the exhibition Nodi. Opere fotografiche multidimensionali anni Ottanta e Novanta [Knots. Eighties and Nineties' Multidimensional Photographic Works] at the gallery Martano in Turin, and in 2009 The Artist's Book Extremes with Giorgio Maffei at the Gallery Cripta 747 in Turin. In 1989 he started his activity as a temporary-contract teacher at some photography private schools; since 1993 he has been teaching History of Photography and Culture of the Photographic Project at the Turin's branch of IED – European Design Institute and since 2000 Art Education and History of Art and Drawing in the Italian State school, in particular at the IIS Bodoni-Paravia where he currently teaches in the Photography Lab. He has also presented his research in seminars and lectures at Turin's Polytechnic, at DAMS (Turin's University) and at Milan's and Brescia's Università Cattolica. Since 2007 he has devoted himself to permanent installations of light ‘site-specific’ in private residencies, to the re-elaboration of a special form of portrait on commission, and to the work of study and analysis of his photosophy system. He got back to his personal expository activity in galleries in 2017 with the “double” installation Light in Room... set up in the Turin's Guido Costa Projects spaces, followed by, in September, the necessary second part... for a very long time, designed to unveil some twenty-year's automatic processes of production of works thanks to light, besides presenting his already well-known work about the perception of light and the vision of reality through it, re-elaborated in the new installation Miracolo [Miracle].